mercoledì 5 settembre 2012

Percorso 2: La Grotta del Brigantino



La Punta di Maralunga è attuale sede di uno stabilimento balneare riservato  alla Marina Militare.

La roccia di Maralunga si presenta frastagliata, tagliente modellata dai venti e dalle correnti,  in molti tratti quasi spugnosa; qui incontriamo la prima grotta del nostro itinerario: “LA GROTTA DEL BRIGANTINO”, così chiamata in quanto un brigantino, inseguito dai pirati barbareschi, si infilò nella grotta, distruggendo l’alberatura, ma salvandosi dall’attacco dei Pirati.

La grotta si divide in due tronconi ben distinti; il primo, visibile dal mare, risulta ampio, lungo una quindicina di metri, visitabile (con il dovuto permesso dell’Autorità Militare) con natanti di piccola stazza; il secondo, si apre nel fondo della grotta a circa 4 metri di profondità; la parte visitabile (con ausilio di autorespiratori) è lunga una ventina di metri, successivamente si stringe fino a divenire una fessura nella roccia, che qui appare liscia, quasi levigata.

La punta di Maralunga, è stato anche il luogo, in cui nell’anno 1480, venne ritrovato da tre pescatori un quadro dittico di “Nostra Signora di Maralunga”, attualmente custodito nella chiesa di San Francesco in Lerici, assunta al ruolo di “Santuario”.

E' certo che insieme al quadro vennero ritrovati resti di un veliero sicuramente affondato per urto contro la costa a picco.

Sulla punta sorgeva anche un antichissimo mulino a vento a pianta circolare. Mulini di questo tipo erano numerosissimi nella parte verso mare lungo tutta la costa.


 

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